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Albergo 4 Stelle De-Luxe - Lodi Trasgressiva

Albergo 4 Stelle De-Luxe
by nevada ©


Nonostante i pareri contrari dei miei genitori oramai avevo deciso, volevo lasciare a tutti i costi quel paesino di campagna per andare a vivere nella grande città.

Con le lacrime trattenute a stento salutai i miei genitori, gli amici più cari e il mio piccolo ma caro paesino.
Fiero e convinto di riuscire a realizzarmi e con la mia laurea sotto il braccio partii pieno di sogni e progetti.

Arrivato in città iniziai con lavori saltuari e anche umili, mi resi conto che non era facile l'inserimento nel mondo del lavoro anche in una grande città.

Finché un giorno non risposi ad un annuncio dove un rinomato albergo del centro ricercava personale qualificato da inserire nel proprio organico.
Presi immediatamente un appuntamento e mi recai subito a fare il colloquio. Fortunatamente per me cercavano un ragazzo giovane, con bella presenza e che sapesse parlare almeno due lingue straniere.
Il lavoro infatti consisteva nell'accoglienza e assistenza ai clienti.
Dopo mezz'ora di dialogo il direttore mi confermò la mia assunzione.

Il lavoro si presentò subito interessante e divertente perché avevo l'opportunità di conoscere tanta gente che proveniva da tutte le parti del mondo.

Finché una sera successe qualcosa che cambiò la mia vita.
Mark, il cameriere ai piani, mi pregò anzi mi supplicò di fargli un favore perché doveva scappare con urgenza altrimenti avrebbe perso l'aereo, e mi disse: "Davide ti prego puoi portare la cena in camera alla stanza 24 del 3° piano? Ti prego devo andare via, farò qualsiasi cosa per te quando ritorno".

Di fatto non ne avevo nessuna voglia, ma visto la sua urgenza gli dissi: "Vai pure ci penso io".
Mark mi ringraziò e mi salutò affettuosamente.

Presi il carrellino delle vivande e salii fino al terzo piano.
Stanza 24, bussai e dissi: Servizio cena, signore!

Dopo alcuni istanti di silenzio una voce di donna rispose: "Avanti la porta è aperta".

Entrai ma non vidi nessuno ad aspettarmi, e dalla porta socchiusa del bagno la stessa voce aggiunse: "Grazie Mark, quando scendo ti lascio la mancia".

"Non sono Mark signora, sono Davide quello della reception".
"Davide, quale Davide, fatti vedere entra pure".
Aprii lentamente la porta e rimasi senza fiato nell'ammirare la bellezza di quella signora immersa fino al collo nella vasca da bagno piena di sapone.

"Mi scusi signora.... ehmmmm, non volevo disturbarla mentre faceva il suo bagno. Torno dopo con la cena".
"Non ti preoccupare Davide, sei stato carino lo stesso. Non imbarazzarti, io mi chiamo Corinne e possiamo darci del tu se lo desideri".

"Certamente signora, ohppss scusami...... Corinne, adesso me ne vado".
"Perché vuoi già andare via? Non gradiresti farmi un po' di compagnia?"
E pronunciando questa frase Corinne allungò un braccio verso di me e sollevandosi lasciò intravedere le sue due tette ricoperte dalla schiuma.

"Sono arrivata stamattina dall'America e non ho ancora conosciuto nessuno, dai vieni qui vicino a me, siediti qui sul bordo della vasca che parliamo un po' di noi".

"Certo Corinne - le risposi con lo sguardo calamitato da quelle tette che affioravano a filo d'acqua - è un piacere fare la tua conoscenza".
I miei pensieri però erano già andati ben oltre i convenevoli, pensavo alla forma del suo culetto, alla sua figa e alla voglia che avevo di scoparla.
Nonostante tutto cercavo di nascondere la mia costante erezione, ma soprattutto non avrei mai voluto fraintendere la situazione e di conseguenza rischiare di perdere il mio posto di lavoro.

"Rilassati Davide, non avere paura anch'io ho voglia di divertirmi stasera".
Si alzò in ginocchio nella vasca e allungò le sue braccia verso di me. Lentamente e in silenzio iniziò ad abbassare la zip dei miei pantaloni e con un gesto fulmineo mi calò i pantaloni e gli slip.
A quel punto il mio cazzo svettò fuori come una saetta, duro ed eretto come non mai.
"Vedo che sei già pronto, come mai?"
"E' difficile rimanere indifferenti di fronte ad una donna carina come te - risposi prontamente - sai noi giovani siamo molto impulsivi".

"Davvero - disse Corinne - ....e vediamo quanto sei pronto a resistere allora!!!!"
Mi tirò verso di lei e senza troppi complimenti aprii la sua bocca e le sue labbra carnose avvolsero completamente la mia cappella.
Con una mano teneva saldamente il mio cazzo nella sua bocca mentre con l'altra dietro le mie natiche mi spingeva avanti ed indietro.

Mio Dio era fantastica, mi stava facendo un pompino da sogno. Ingoiava il mio cazzo fino alla base, poi lentamente lo faceva scivolare fuori e poi di nuovo giù tutto fino in gola.
Altro che i pompini di Laura la mia ragazza, e ogni volta che lo ingoiava la mia schiena era percorsa da brividi caldi.

"Ohhhhhhhhh Corinne sei fantastica, uhmmmmmmmmm, siiiiiiiiii così, non ti fermare ti pregoooooooo!"
Corinne afferrò le mie palle nella sua mano, iniziò a stringerle e ad aumentare il ritmo della succhiata.
Più succhiava e più stringeva le mie palle.
La sua lingua correva su e giù lungo la mia asta turgida e pulsante, le sua labbra avvolgevano avidamente la mia cappella.

"Siiiiiiiiiiiii, daiiiiiii continuaaaaa, ohhhhhhhh....... sto venendoooooo - gridavo implorandola di non fermarsi - godoooooooooooo, siiiiiiiiii.
Improvvisamente Corinne si fermò e iniziò ad ingoiare tutto il mio sperma caldo, ma quello che mi faceva più impazzire era il risucchio che mi faceva sulla cappella.
"Oh mio Dio - sospiravo - sei veramente assatanata, sei meravigliosa".

"Ne ero certa che ti sarebbe piaciuto - rispose Corinne - ....ma adesso se non ti dispiace puoi accomodarti di la che arrivo subito?"

"Certamente Corinne, ti aspetto sul divano".
Con le gambe ancora tremolanti dal piacere mi alzai i pantaloni e mi diressi nell'altra stanza ad aspettarla.
La serata era iniziata nel migliore dei modi, e secondo me si sarebbe conclusa ancora meglio.
Dopo alcuni minuti Corinne mi raggiunse sul divano, indossava un lungo accappatoio legato in vita che metteva in evidenza le sue grosse tette.

Con una mano abbassò la luce della stanza e solo alcuni deboli raggi di sole che trapassavano le tende illuminavano la camera.
Mi spogliai e mi risedetti sul divano.
Anche Corinne si sedette al mio fianco e iniziò a baciarmi sul collo, con la lingua mi leccava l'orecchio e coi denti me li mordicchiava. Con una mano iniziò ad accarezzarmi i capezzoli e poi li pizzicava tra le dita, e non appena io iniziavo a lamentarmi per il dolore lei mi conficcava tutta la sua lingua dentro la mia bocca affinché io non potessi fiatare.

"Ora sarai solamente mio - disse Corinne - io adoro condurre i giochi, per cui lascia fare a me e vedrai che ci divertiremo un mondo".

Non feci in tempo ad aprire la bocca che Corinne mi baciò profondamente lasciandomi per qualche istante senza fiato.
Mi afferrò la mano e la mise dentro il suo accappatoio, e così io cominciai a palpare freneticamente le sue tette, a tintillarle quei capezzoli turgidi e duri.

Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: "Ricordati che però devi fare tutto quello che ti chiederò".
"Oh Corinne per te farei qualunque cosa, pur ti scoparti davanti e di dietro se lo vorrai" - le dissi con un po' di spavalderia.

Corinne allentò la cintura dell'accappatoio e lo aprì in modo da mettere in bella mostra il suo seno, poi mi afferrò la testa e la spinse giù tra le sue tette.

Fu il delirio totale, con la mia lingua cercavo di leccarle i capezzoli, prima uno poi l'altro. Finalmente dopo alcuni minuti di eccitazione riuscii a prenderne uno tra le mie labbra, iniziai a bagnarlo tutto con la saliva e ripulirlo con la mia lingua.
Intanto sentivo Corinne che lentamente iniziava a sciogliersi, a gemere e a contorcersi dal piacere.
"Davide non correre abbiamo tutta la serata davanti a noi, siamo solamente all'inizio" - mi sospirò nell'orecchio.

Ero talmente eccitato che sembravo un ragazzino alla sua prima scopata, non sapevo da dove iniziare ma poi Corinne dall'alto della sua esperienza di donna matura mi alzò la testa e disse - " E' ora che facciamo le cose serie Davide".

Mise il suo braccio intorno al mio collo e con l'altra mano slacciò completamente la cintura dell'accappatoio, lentamente allargò le sue gambe facendolo scivolare ai lati delle sue gambe e disse: "Ora puoi servirti".

Le pulsazioni del mio cuore erano a mille, immaginavo la sua fighetta umida e vogliosa pronta per essere leccata, per essere penetrata.

Con la lingua iniziai a leccarle nuovamente i capezzoli, a succhiarli sempre più forte, poi cominciai ad andare giù soffermandomi sull'ombelico, e pensando al buco del suo culetto lo penetravo con la punta della lingua.
Intanto Corinne mi teneva sempre più forte la testa tra le sue mani sussurrando frasi sempre più provocanti.
"Oh Davide si così, penso a quando me lo metterai dentro, uhmmmmmm, quando mi sfonderai il mio culettoooooo, uhmmmmm!!!!!"

Non appena cercai di avvicinarmi alla sua figa improvvisamente qualcosa si appoggiò sulla mia guancia.
Per un attimo rimasi spiazzato non capivo cosa poteva essere, ma solo quando mi spostai di lato e un raggio di luce illuminò il divano mi accorsi di cosa fosse: un grosso cazzo eretto tra le sue gambe.

Corinne si accorse subito della mia sorpresa e senza troppi complimenti disse: "Non ti preoccupare non ti farò male, all'inizio brucerà un po' ma dopo ti passa. Inoltre tranquillizzati non lo racconterò a nessuno".

"Cazzo ma tu sei un trans, dovevi dirmelo subito, ma che cazzo di scherzo è questo".
"Dai Davide rilassati, vedrai che ci divertiremo e poi ti è piaciuto quando te l'ho succhiato in bagno, o sbaglio?".

Effettivamente Corinne aveva ragione, è stato il mio più bel pompino che abbia mai ricevuto.
Dopo alcuni minuti di totale confusione mentale, e cercando inutilmente di non guardare il suo cazzo eretto, rimuginavo gli stessi pensieri: cosa si provava a fare un pompino ad un trans? Lo avrei succhiato fino a farmi sborrare in bocca? E infine cosa si provava a farsi inculare da un cazzo vero?

Non so se era l'atmosfera elettrizzata, la voglia di trasgressione oppure la voglia di provare realmente nuove esperienze che mi spinse ad allungare la mano e a stringerla intorno al suo cazzo.
E così feci scivolare in giù la mia mano mettendo a nudo la sua grossa cappella rosa.
Il suo cazzo era veramente grosso e a fatica riuscivo a tenerlo nella mia mano.

Corinne mi sussurrò di continuare e di fare quello che volevo, e che lei mi avrebbe aiutato se ne avessi avuto bisogno.

Poggiai il mio orecchio sulla sua pancia, osservavo la mia mano andare su e giù lungo il suo cazzo e il tutto a pochi centimetri dalla mia bocca.
Poi abbassai la sua asta puntandola verso la mia bocca, chiusi gli occhi e aprii la bocca avvicinandola alla sua cappella. I respiri di Corinne divennero sempre più rapidi, e a quel punto decisi di ingoiare il suo cazzo.
La pelle morbida del suo cazzo scivolava tra le mie labbra, le scoprivo la cappella e con la lingua la leccavo con passione.

Ogni tanto assaporavo qualche goccia di precum che fuoriusciva dalla cappella rossa e dura, ma il mio unico pensiero era sempre lo stesso: cosa avrei fatto nel momento in cui Corinne avrebbe iniziato a sborrare?

Il mio pensiero andò subito alla mia ragazza, lei non ingoiava mai il mio sperma anzi mi diceva che le faceva senso ingoiare quel seme caldo e dolciastro.
Comunque non feci in tempo a decidere nulla perché Corinne in preda ad un improvviso orgasmo con le sue braccia bloccò la mia testa contro le sue gambe impedendomi di allontanarmi dal suo cazzo, rilasciò due lunghissimi sospiri seguiti da due spasmi addominali e improvvisamente schizzi di sperma caldo mi riempirono la bocca.

Il suo cazzo era talmente grosso che non mi permetteva di far uscire nulla dalla mia bocca, e siccome cominciava ad essere piena decisi di farmi coraggio e di ingoiare tutto quello che avevo trattenuto fino a quel momento.
Fu un ingoio liberatorio.

"Siiiiiiiiiii così bevilo tutto, uhmmmmmmmm non male per un principiante, ohhhhhh ancora, siiii vengo ancoraaaaaaaaaaaa!!!!!"
Dopo alcuni istanti di pausa Corinne mi sparò in gola ancora alcuni flebili schizzi di sperma prima di rilassarsi completamente.

Non capivo perché a Laura non piacesse ingoiare il mio sperma, quello di Corinne tutto sommato non era così sgradevole anzi a ben pensare......
E mentre riflettevo su quello che avevo appena fatto ingoiavo le ultime gocce di sperma denso e un po' agro-dolce che avevo sulla lingua.

"Come principiante devo dire che sei stato fantastico" - disse soddisfatta Corinne.
E aggiunse - "Ora vieni qui, girati e mettiti in ginocchio sul divano".

Capii subito cosa mi sarebbe successo da lì a qualche minuto ma ubbidii in silenzio.

Corinne nel frattempo aveva preso un tubetto dalla sua borsa, e avvicinandosi al mio culo iniziò a leccarmi le palle e l'ano.
La sua lingua saettava su e giù, poi con la punta iniziò a penetrarmi.
Un'improvvisa e stranissima eccitazione cominciava a ribollirmi dentro di me, e iniziai a spingere il mio culo contro la sua lingua.

"Allora ti piace essere stuzzicato e penetrato nel culetto, bel porcellone. Senti allora questo" - mi disse Corinne.
E senza aggiungere altro mi penetrò prima con un dito poi con due dita.
"Ahhhhhhhhhhh, questo però fa un po' male..... " - ribattei prontamente.

"Questo non è niente con quello che proverai tra qualche secondo".

Una strana sensazione di fresco si stava spargendo tra le mie natiche, mi stava ungendo il buco del culo con del gel.
Poi mi girai con lo sguardo e la vide intenta ad ungere per bene la sua asta turgida ed eretta, appoggiò la sua grossa cappella sul mio ano e disse: "Adesso rilassati completamente e spingi forte verso di me se non vuoi soffrire".

Sentivo aumentare sempre più la pressione della cappella sul mio ano, la dilatazione mi provocava forti bruciori, cercavo di resistere ma il suo cazzo era inarrestabile.

Corinne afferrandomi per i fianchi mi tirò con forza verso di lei e in un attimo mi sfondò completamente il culo.

"Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, mi fai maleeeeee, sei una troiaaaaaaaaaaaaaaaa, mio Dio che doloreeeeeeee!!!!!".

Improvvisamente un dolore lancinante mi trapassò completamente l'ano e il bruciore era così forte che non riuscivo neppure a parlare.

"Cazzo che maleeeeeeeee, mi stai rompendo tutto, non può entrare è troppo grossoooooo!!!!"

Non curante dei miei lamenti fece scivolare dentro di me tutto il suo grosso cazzo, era talmente grosso che non riuscivo nemmeno a contrarre i muscoli del mio ano.

"Questo è il momento che più preferisco - aggiunse sghignazzando Corinne - ....voi uomini tutto uguali, fate i duri e poi quando ve lo piantano nel culo vi lamentate come ragazzini. Godi Davide prendilo tutto dentro, vedrai ti piacerà!!!!!

Improvvisamente Corinne, che era inginocchiata dietro di me, si alzò sui piedi e cominciò a penetrarmi sempre più forte.
Si divertiva a farlo uscire completamente fuori e poi di colpo m'inculava tutto fino in fondo. Mi dava dei colpi così forti che le sue palle schiaffeggiavano le mie, mentre il mio cazzo rimbalzava su e giù contro la mia pancia.

"Siiiiiiiiiiiiiii così bravo, urla, fammi sentire come ti faccio male a sfondarti il culo. Prendilo tutto dentrooooooo, sei il mio schiavo adessooooooooooo" - gridava Corinne in preda all'eccitazione.

La sua inculata cominciava a piacermi, il mio ano si adattava sempre più a quell'enorme intruso e il dolore oramai era un leggero bruciore.

Comunque la sensazione più piacevole e perversa era quando mi penetrava tutto fino in fondo e si fermava affinché io potessi assaporare la grossezza del suo cazzo nel mio culo e la totale penetrazione.

"Corinne sei fantastica, il tuo cazzo nel mio culo mi fa impazzireeeeeee, ti prego sfondami tutto, riempimi il culo del tuo sperma, uhmmmmmmmmmm siiiiiiiiiiiiii dai fammi godereeeeeeeee" - le gridavo.

Corinne aumentò il ritmo mentre con le unghie mi graffiava tutta la schiena e mi mordeva le orecchie e le spalle. Più lei lo spingeva dentro di me, più io spingevo il mio culo contro di lei.

Infine dopo alcuni violenti colpi di reni si fermò improvvisamente spingendo tutto il suo cazzo dentro di me, lanciò un urlo liberatorio ed iniziò a sborrare dentro il mio culo.

"Godi porcoooooooooooooo, ti riempo tutto il culo di sperma, prendilo tuttooooooooooooo!!!!!!!"

Ero talmente su di giri per l'eccitazione che non mi resi conto che anch'io stavo sborrando, sentivo il mio seme schizzare sulla mia pancia, colare tra le mie cosce, era fantastico.

Dopo il delirio totale appoggiai la faccia sul divano rilassandomi completamente mentre Corinne faceva scivolare fuori dal mio culo il suo cazzo ancora mezzo eretto.

Mi girai sulla schiena e complice ancora la voglia insaziabile di succhiarle il cazzo lo presi tra le mie labbra e iniziai a ripulirlo tutto dalla sua sborra.

"Oh Davide questo si è ti fa onore, succhialo bene, uhmmmmmmm così da bravo!!!!"

E mentre sentivo colare fuori dal mio culo rotto lo sperma di Corinne, pensavo già alla prossima inculata.

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31/01/2012 11:16

io

SCUSA MA NN TI AVEVA SVERGINATO TUA SUOCERA. PERCHè SPARI CAZZATE

28/01/2012 20:20

Ale

Si capiva da quando hai descritto la "cliente" nella vasca che era un racconto di un frocio impestato che si è fatto rompere il culo!

28/01/2012 19:10

passivo_72

bravo bravo bravo, un bel cazzo nel culo non si rifiuta mai......

10/02/2012 22:37

artec

come lo vorrei anch'io

02/02/2012 20:30

ERNI

ciao mi diresti chi e questa che cosi provo anche io GRAZIE

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