• Pubblicata il
  • Autore: Sandro
  • Pubblicata il
  • Autore: Sandro

..universitaria ambigua... - Lodi Trasgressiva

Ciao a tutti,
siccome è la prima volta che scrivo procedo con una piccola presentazione, mi chiamo Alessandro, Sandrix per gli amici, ho 26 anni, sono di Casale e lavoro come tecnico computerista per impianti industriali, viaggio moltissimo e per questo son single per scelta, in quanto non posso e francamente per adesso non voglio avere una relazione seria; proprio per il fatto che viaggio molto ho avuto modo di conoscere tante donne e di aver avuto parecchi rapporti che man mano procederò a raccontarvi. Fisicamente son alto 1,84, fisico asciutto ma non palestrato, capelli abbastanza corti sul castano e occhi verdi ( per dare un idea a chi ama il calcio assomiglio vagamente a matri, o cosi dicono i miei amici..ps non son juventino, son bolognese dalla nascita ).
Inizierò col raccontarvi un'avventura che ho avuto qualche mese fa: ero a roma, ovviamente per lavoro, in un centro congressi poco al di fuori dal centro città dove avrei dovuto fermarmi per circa 3 giorni per un seminario di aggiornamento ( le solite palle...ne fan 7-8 all'anno!!!! ), la prima sera che ero li mentre vagavo per il piano bar alla ricerca di un divanetto dove sorseggiarmi tranquillamente il mio mojito noto seduta una ragazza che poteva avere all'incirca la mia età e se ne stava li da sola a sfogliare un depliant sul nostro seminario; non era bellissima però aveva un suo perchè e quel non so che mi metteva addosso desiderio e attrazione, capelli sulle spalle castano chiaro, occhi verdi, labbra all’insù alla francese e pelle molto chiara, alta sul etro e sessantacinque e fisico all’apparenza atletico. Allora mi avvicino a lei e le chiedo se posso sedermi, lei annuisce e si sposta per farmi un pò di spazio, a quel punto inizio ad attaccar discorso del più e del meno, le offro da bere e passiamo qualche ora a ridere e scherzare, cosi mi faccio un idea più precisa di lei per poter cercare di concludere qualcosa il giorno successivo. Scopro che è piemontese, si chiama Elisa ed ha 24 anni, studia all'università di Torino, si trovava a Roma perchè aveva accompagnato suo padre ad un convegno sulla bioedilizia e aveva colto l'occasione per trascorrere qualche giorno nella capitale, ovviamente non conoscendo nessuno passava le giornate a girovagare per il centro tra un monumento e un altro, e quella sera mi aveva congedato dicendomi che era felice di aver trovato qualcuno con cui trascorrere qualche ora di divertimento. Dai discorsi avevo capito che era un ragazza seria, fidanzata da parecchi anni con un tipo della sua città, studiosa e molto precisa, non molto curata nel vestire ma abbastanza simpatica e di compagnia.
Il giorno successivo dopo che avevo rimuginato tutta la notte sulla tattica di abbordaggio, la incontro nella sala colazione e le chiedo se le va di andare a cena insieme in qualche ristorantino del centro, lei mi guarda, mi sorride e accetta il mio invito; cosi per la serata mi tiro a lucido e puntuale alle 8.00 mi faccio trovare nella hall dell'hotel e dopo qualche minuto arriva anche lei, vestita abbastanza casual con un paio di jeans scoloriti, cintura bianca e maglia bianca a strisce colorate verdi e rosse. Dopo i soliti convenevoli, ci incamminiamo verso il centro dove sicuramente avremo trovato un locale che faceva al caso nostro, e nel tragitto continuiamo a parlare di svariate cose, ovviamente non mancavo di farla ridere e di farle qualche complimento ogni tanto; lei dopo un pò di impiccio iniziò ad aprirsi di più e a confidarsi, mi raccontò che col suo ragazzo stava passando una sorta di crisi e non sapeva se la storia sarebbe dovuta continuare o meno, io ci misi del mio dicendo che i ragazzi han bisogno di farsi delle avventure per poter capire se una storia realmente è quella giusta o meno, e nello stesso tempo la tranquillizzavo e le dicevo di godersi i bei momenti che le capitavano. Arrivati al ristorante, durante la cena si continuò a discutere su quest'argomento finchè dopo qualche buon bicchiere di vino, lei mi disse " in fondo hai ragione, chi mi dice che lui non mi abbia già tradita "; a quelle parole capii che dovevo approfittare del suo momento di presunta debolezza e sferrare un attacco, le chance eran dalla mia e fuori si era pure messo a piovere, cosi le chiedo se aveva voglia di continuare la conversazione in albergo, magari in camera mia, dove avrei potuto offrirle qualcosa dal fornitissimo frigo bar; lei non esitò ad accettare, allora ci alzammò, le offrii la cena e le presi una rosa da un venditore ambulante che c'era li fuori.
La serata stava procedendo a gonfie vele, nella stanza d'albergo non tardai a riempirle il bicchiere e ad iniziare a intensificare un pò gli argomenti, poi quando vidi che tra noi si era creata una certa confidenza, iniziai a passarle la mano tra i capelli e notai con un misto di stupore e piacere che mi lasciava fare e non si opponeva anzi sembrava proprio che le piacesse, continuai e incominciai ad accarrezzarle le coscie, poi le presi la mano e le sussurrai nell’orecchio “ ti va di passare la notte qui con me? “, lei subito fu un po’ perplessa ma dopo qualche attimo di esitazione mi disse “ perché no..in fondo non si fa nulla di male ” e lo disse con un sorriso pieno di mistero che mi eccitava ancor di più. Passai allora ai baci, prima sul collo, poi dietro le orecchie e piano piano sulla bocca, lei rispose e ebbi la certezza che potevo andare oltre. Iniziai con la mano a salire e iniziai a tastarle il seno, lei cominciò a fare dei mugolii di piacere e a quel punto la spogliai, sempre continuando a palparla e baciarla; prima le sfilai la maglia e poi i pantaloni, lasciandola in intimo, aveva un reggiseno nero di quelli sportivi e le mutande bianche, era molto impacciata ma io la rassicurai dicendole che avrei guidato tutto io e non avrebbe mai dimenticato quella notte; le slacciai anche il reggiseno e vidi che aveva due tettine piccole non più di una seconda, bianche ma con due bei capezzoloni grossi e diritti, sintomo che non lo dava a vedere ma era eccitatissima, allora mi gettai a tuffo su quel ben di dio e incominciai a succhiare il suo seno, lei mugolava e mi teneva la testa, io le mordicchiavo i capezzoli e glieli insalivavo bene x poi fare lo sciocco quando toglievo le labbra, ad un certo punto mi spinse la testa più giù e mi disse scendi e fammi godere; non me lo feci ripetere e scesi fino alle mutandine. Nel momento che feci per togliergliele mi fermò come se avesse un ripensamento, ma durò poco e cosi gliele sfilai, lei diventò tutta rossa, aveva un fica bella pelosa, castana tendente al rossiccio, poco curata, peli ricci e bagnati, iniziai a stuzzicarla con la lingua, lei gemeva e inarcava la schiena per spingermela meglio in bocca, a quel punto inizia a usare le dita, e infilai l’indice nel suo buchino, era stretto e si vedeva che non aveva molta esperienza e soprattutto non era abituata ad avere rapporti sessuali; io spingevo sempre di più il mio dito dentro di lei, e sentivo che i suoi umori scorrevano sulla mia mano, le piaceva moltissimo, finchè tornai su e le dissi “ adesso tocca me!!! ”. Mi spogliai, rimasi in mutande di fronte a lei e poi mi sfilai anche gli slip, a quel punto notai uno sguardo di stupore nei suoi occhi e lei mi disse “ ma quanto è grosso!! “, premetto che non sono dotato come un cavallo e che la ragazza secondo me aveva sempre avuto a che fare con micro dotati, comunque posso contare su un aggeggio di 20 cm e bello largo circa 15 cm di circonferenza, a quel punto glielo misi in mano e lei con la sua manina bianca e delicata, con le unghie lunghe da vacca iniziò a segarmi, l’esperienza era poca ma mi segava da paura, poi le afferrai la testa e cercai di spingerglielo in bocca, lei dapprima oppose resistenza e poi guardandomi con i suoi occhini mi disse “ non l’ho mai fatto, non so se son capace, non mi sta neanche in bocca!!!! “, io la tranquillizai dicendole “ prova, c’è sempre una prima volta, andrai benissimo!! “, allora lei lo guardò e poi pian piano si infilo la mia cappella violacea in bocca e iniziò ad andare avanti e indietro, aveva le guance rosse, un po’ imbarazzata ma pompava da dio, io la aiutava tenendole la testa e accompagnando il suo lavoro da bocchinara; era fantastica succhiava la dio, la fortuna delle principianti, mi aveva insalivato per bene la mazza e con la mano mi stringeva la chiappa per poter fare meglio. Avevo voglia di scoparla, la alzai e la misi sul letto a gambe aperte, mi misi sopra di lei e le appoggiai la cappella tra le sue labbra bagnate, iniziai a spingere, e lei subiti “ piano che mi fai male, non sono abituata “ ed io “ vedrai che ti piacerà, lascia fare tutto a me “, affondai il mio cazzo nella sua passerina e lei inizio a godere e urlare, sentivo che faceva sforzo ad entrare e che le faceva male, ma i suoi gemiti lasciavan intendere dolore misto a piacere e il suo “ ancora “ non lasciava dubbi a quello che volesse la ragazza. Pompava a più non posso ero sul massimo dell’eccitazione e mi lasciai andare del tutto, inizia a dirle “ prendi troietta, fatti possedere da un vero uomo, ti rimando a casa con la figa sfondata “ e lei mi rispose “ sfondami la fica, voglio essere scopata come una troia “, allora la girai a pecora,le afferrai i capezzoli e iniziai a pomparla con violenza, schiaffeggiandole di tanto in tanto il culetto, bello morbido e rosa pallido. La presi per i capelli e insultandola continuavo a farla gridare e gemere come una vacca da monta, credo che quella sera ci abbian sentito in molti nell’albergo, la stringevo per i fianchi e con colpi secchi e ritmici cercavo di portarla all’ estasi totale, era già venuta più di una volta perché avevo le palle fradicie del suo liquido e non aveva intenzione di smettere; a quel punto le appoggiai il pollice sul buco del culo, era piccolo e sicuramente vergine e con un po’ di sforzo lo feci entrare, lei emise un grido e poi mi disse “ continua, spaccami anche quello “, allora sfilai il mio cazzo dalla sua fica infradiciata e aiutandomi con un po’ di saliva glielo spinsi nel culo, lei urlava e con le mani stringeva forte le coperte, aveva la faccia sul cuscino per non far sentire troppo le grida, io la pompavo con tutta la forza e la grinta che avevo, mi ero sollevato con le gambe per poterle far più male e piacere, ad un certo punto non ce la facevo più e con l’ultimo sforzo le dissi “ ti rompo il culo e te lo inondo troia, adesso per una settimana camminerai storta “, e poi le riempi il suo buchino del mio sperma caldo; lo tolsi e vidi che lo sperma le colava tutto tra le chiappe e sulla folta chioma della sua fichetta, feci per girarla e continuare a pomparla, ma lei mi guardò, si girò verso la sveglie e mi disse ” vorrei continuare ma è tardi, poi mio padre si insospettisce..è troppo rischioso “, poi scese dal letto e disse “ cavoli, mi hai fatto male non riesco a camminare “ lo disse sorridendo e stringendo i denti per il male. Io la accompagnai al bagno e le dissi “ dai lavati e usa un po’ di crema, vedrai che tra qualche giorno passa tutto, la prima volta è sempre cosi “; lei ascoltò il mio consiglio, si lavò, si rivesti e andò via.
Avrei voluto di più, avrei voluto scoparla tutta la notte per lasciarle un ricordo indimenticabile dalla nostra notte romana, ma credo che già cosi non se lo dimenticherà facilmente e poi possedersi una ragazza fidanzata, farle il culo e farla urlare di piacere non ha davvero prezzo.
La sorpresa però l’ebbi la mattina dopo quando mentre prendevo il caffè al banco del bar, mi si avvicinò con occhi bassi e abbastanza imbarazzata e mi sporse un fogliettino a quadretti piegato a metà e sussurrò “ leggilo per favore e…”, non riusci a finire la frase si girò e se andò.
Aprii subito il fogliettino e dentro c’erano scritte poche parole ma abbastanza esaustive “ Ti scrivo queste righe perché mi sono fatta trascinare dal momento, ho capito quant è bello il sesso e son contenta di averlo capito con uno sconosciuto che non rivedrò mai più credo, stanotte non ho chiuso occhio, mi son sentita in colpa e sporca dentro perché non so come potrò mantenere il segreto a lungo, mi sono esposta troppo e forse sai già parecchio su di me comunque sono una ragazza seria e non voglio che ne fai parola con nessuno, per favore, non voglio passare per quella che non sono e non sarò mai. Grazie di tutto. E. “
A quelle parole capii che era una ragazza un po’ ambigua, ma comunque molto innamorata, non mi feci altre paranoie meglio cosi perché se poi si affezionano è sempre peggio, avevo un esperienza in più da raccontare e avevo fatto divertire anche il mio amico laggiù.

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
16/06/2012 17:38

matteo

PER VERONICA: 185 CM., 100 KG. CAPELLI CASTANI CORTI CORTI ED OCCHI MARRONI. BEN DOTATO............. E MOLTO PORCELLINO. MATTEO (re)

16/06/2012 06:06

Jason

per Veronica:Io lavoro per ditta de trasporti e sono sempre in giro per Italia. sono 188x92 kg capelli corti neri occhi nero non peloso il resto devi provare...scrivi a mia mail così ce conosciamo meglio darkfanner@yahoo.it

15/06/2012 15:11

VERONICA

PER JASON: SI MI PIACCIONO LE MISURE XXXL SETU HAI QUELLE GROSSE DIMENSIONI VOGLIO CONOSCERTI DOVE VIVI?

15/06/2012 06:52

Jason

per Veronica: se te piacciono uomini e cazzo de misure xxl e neri allora io sono cubano ho 30 anni e credo de avere per te una bella sorpresa

13/06/2012 10:05

VERONICA

PER ALESSANDRO DETTO SANDRIX, CIAO STALLONE MI CHIAMO VERONICA HO 31 ANNI E SONO UNA GRAN VACCA AMO IL SESSO E I CAZZI BELLI GROSSI,LO PRENDO IN CULO CON MOLTA DISINVOLTURA E SPARO POMPINI CON INGOIO DA FARTI RIMANERE SENZA FIATO,SE VUOI CONOSCERMI SCRIVI UN MESSAGGIO QUI CHE POI TI MANDO IL MIO CELL.AH DIMENTICAVO SONO DI IMOLA (BO)

13/06/2012 05:05

Mariacrocefissa Malamente

Fesso, non devi dar via nome cognome indirizzo telefono e quanti BOT hai in banca. Pirla. Anche io sono di Casale e ho capito chi sei...

03/07/2012 11:17

VERONICA

MA QUALE CUBANO SI E' PRESENTATO UN MOSTRO GRASSO CON LA PANCIA CHE GLI ARRIVAVA ALLE GINOCCHIA, CHE SCHIFO SONO SCAPPATA A GAMBE LEVATE. CHE BALLONARI QUESTI SEGAIOLI.

02/07/2012 17:16

coccobella

meglio el cubanooooo

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati